Un consiglio direttivo al femminile per l’Associazione I-Jazz

Nominati i cinque nuovi consiglieri dell’associazione I-Jazz:per la prima volta tre donne elette in consiglio direttivo.

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Gettare le basi per il futuro significa far fronte alle emergenze e alle criticità che stanno frenando la crescita del settore dello spettacolo dal vivo a causa della battuta d’arresto per la diffusione del Covid-19. L’Associazione I-Jazz, che rappresenta circa 60 festival e rassegne di jazz italiane, raccoglie la sfida nella annuale assemblea dei soci in modalità online (si sarebbe dovuta svolgere a Torino Jazz Festival), il 2 maggio scorso. Un appuntamento quanto mai necessario, visti i temi all’ordine del giorno tra cui, ovviamente, lo stato del jazz durante la crisi del Coronavirus. Sono intervenuti, nella prima parte, Paolo Fresu (presidente della Federazione Nazionale “Il jazz italiano”), Simone Graziano (presidente dell’associazione Musicisti Italiani di Jazz), Ada Montellanico (componente del Consiglio Superiore dello spettacolo), Giovanni Serrazanetti (presidente dell’associazione Italia Jazz Club), Maria Pia De Vito (direttore artistico del Bergamo Jazz Festival), Diego Borotti e Giorgio Li Calzi (direttori artistici del Torino Jazz Festival).
La dirigenza di I-Jazz, presieduta da Corrado Beldì (direttore artistico di Novara Jazz) ha cercato però di guardare anche al futuro presentando i progetti in essere (come Nuova Generazione Jazz, gli incontri di formazione, il progetto legato alla scuola finanziato dal Bando Jazz, l’iniziativa solidale Il jazz italiano per Bergamo) e quelli futuri (il Jazz Italiano per le Terre del Sisma – Jazz per l’Aquila), che potranno risentire dei cambiamenti in corso d’opera a causa dello stato di emergenza.
I-Jazz, nata nel 2008, è oggi una delle maggiori realtà associative italiane nel settore culturale e della musica dal vivo, tra le più estese a livello geografico grazie alla presenza di soci in 18 regioni del Paese.
L’assemblea è stata anche l’occasione per il rinnovo delle cariche sociali: cinque i consiglieri a fine mandato (Gianni Pini, Associazione Music Pool; Giambattista Tofoni, TAM – Tutta un’altra Musica; Paola Martini, Circolo culturale Controtempo; Paolo Damiani, Associazione Teatro dell’Ascolto – Una striscia di terra feconda; Franco Caroni, Fondazione Siena Jazz) sono stati sostituiti da altrettanti nuovi consiglieri, Norma Ghizzo (Ambria Jazz Festival, Sondrio), Mattea Lissia (Time in jazz, Berchidda), Elena Maiorano (Locomotive jazz, Lecce), Francesco Mariotti (Pisa Jazz) e Adriano Pedini (Fano Jazz Network).
Si segnala l’ingresso in Direttivo di tre consiglieri femminili, di cui due in quota rosa, rappresentanti di realtà rilevanti del jazz italiano, secondo un equilibrio di genere che si adegua agli standard di analoghe organizzazioni europee.
Ricordiamo anche gli altri membri del Consiglio (composto da 11 soci): il Presidente Corrado Beldì, il Vicepresidente Angelo Valori (direttore artistico di Pescara Jazz), Pompeo Benincasa (direttore artistico di Catania Jazz), Sergio Gimigliano (direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival), Nicola Fazzini (musicista e direttore artistico di Sile Jazz e Jazz Area Metropolitana) e Luciano Linzi (direttore artistico di JazzMi e della Casa del Jazz di Roma).
Progettualità, bilanci, risultati, strumenti consolidati (come il portale Italiajazz.it) e nuovi, incluso un serrato calendario di webinar a favore del settore, formazione e iniziative per la crescita del settore, come quelle sviluppate con alcune delle categorie associate alla Federazione Nazionale “Il jazz italiano”, sono stati alcuni passaggi all’ordine del giorno; la relazione del Presidente Corrado Beldì ha evidenziato il ruolo decisivo del jazz italiano, tuttora sottostimato, all’interno dell’intero comparto della musica dal vivo grazie a numeri importanti, la centralità dei jazzisti italiani nella programmazione dei festival iscritti, la forte sostenibilità ambientale di molti festival grazie a scelte ecosostenibili (uno dei temi al centro dei seminari di formazione che saranno organizzati a giugno) e all’organizzazione dei concerti in luoghi d’interesse storico e naturalistico che possono fare da traino al rilancio turistico e culturale del Paese.
Info: segreteria@i-jazz.it – www.italiajazz.it